05.04.2018

Laghetto di Muzzano: ma chi ci vive?

Sabato 7 aprile, Pro Natura Ticino apre le porte della Casa del Pescatore di Muzzano e presenta un’esposizione per far conoscere la biodiversità e la storia del laghetto. Nel corso della bella stagione avranno luogo anche una serie di escursioni e attività tematiche per osservare insieme a dei biologi le specie presenti lungo le rive di questa riserva naturale.

Il laghetto di Muzzano è un’oasi verde a due passi dalla città e con la bella stagione molte persone frequentano le sue rive per rilassarsi, passeggiare o fare un po’ di sport. Pro Natura Ticino ha deciso di divulgare i risultati di uno studio sulla biodiversità del lago per meglio far conoscere al grande pubblico questa riserva naturale. 

Tramite un’esposizione e una serie di escursioni tematiche, che avranno luogo tra aprile e giugno, ognuno avrà la possibilità di scoprire questo specchio d’acqua e chi lo popola: rospi, libellule, uccelli, pipistrelli, piante, fiori e molto altro. 

L’esposizione è composta da 9 postazioni interattive con pannelli informativi, giochi e attività. È ideale per le famiglie, ma anche per gli adulti curiosi che vogliono sapere dove sono finite le ninfee che un tempo fiorivano sul laghetto o che desiderano discutere della qualità delle acque. Basta approfittare della giornata di porte aperte presso la Casa del Pescatore, visitare la mostra e discutere con i collaboratori di Pro Natura Ticino. La mostra sarà aperta anche sabato 21 aprile, 12 e 26 maggio e 9 giugno. 

Studio sulla Biodiversità di Muzzano

Pro Natura Ticino, tra il 2014 e il 2016, ha promosso un monitoraggio della biodiversità della riserva naturale del laghetto di Muzzano, tramite uno studio sostenuto dal Cantone Ticino (Ufficio natura e paesaggio) e condotto dall’ufficio di consulenza ambientale OIKOS2000. I risultati sono incoraggianti e indicano che i lavori di valorizzazione degli ambienti e la gestione annuale intrapresi dagli inizi del 2000 sono serviti al laghetto per mantenere e anche recuperare parte del suo valore biologico. Di particolare interesse è il ritorno delle brasche, piante acquatiche scomparse alla fine degli anni ’90 a causa dell’inquinamento delle acque. Si tratta certamente di un segnale positivo, sebbene la qualità delle acque sia ancora da migliorare. Su questo tema Pro Natura, il Cantone Ticino, i Comuni coinvolti e i consulenti ambientali discutono regolarmente e lavorano da anni per adottare soluzioni concrete in favore della riserva naturale.