Cephalanthera rubra Andrea Persico
Protezione delle specie

Valle delle orchidee

L’uomo ha un obbligo morale nel preservare la biodiversità, sia perché è la base della nostra esistenza, sia perché ha un valore inestimabile in sé ma anche semplicemente perché è bella. La Valle di Blenio è un paradiso per le orchidee e proprio per questo è importante preservare i prati magri e le pratiche agricole tradizionali.

Il progetto

Con il sostegno della fondazione Hot Spots e la collaborazione dell'Ufficio della natura e del paesaggio, Pro Natura Ticino ha elaborato un progetto denominato "Valle delle orchidee" con l'intento di proteggere i biotopi ricchi di orchidee o potenzialmente idonei ad ospitarle, di promuovere la diffusione delle orchidee e di sensibilizzare la popolazione ed in particolare il mondo agricolo alle problematiche legate alla sopravvivenza di queste delicate piante.

Belle, rare e pazzesche!

Le orchidee sono maestre nell’instaurare relazioni con altri organismi e inventare strategie di riproduzione! Per attirare gli insetti che le impollinano, alcune producono odori molto raffinati, altre nascondono il proprio nettare in modo che sia raggiungibile solo dalla spirotromba delle farfalle o da insetti in grado di passare in stretti passaggi. Altre orchidee hanno fiori che assomigliano al maschio di certe api selvatiche così da attirarne le femmine che poi trasporteranno, ignare, il polline. La precisione e la diversità di questi meccanismi non si possono presentare in così poco spazio e non basterebbe un’intera rivista!

Purtroppo sono proprio gli esseri viventi più perfezionati e adattati a precise condizioni di vita che risentono maggiormente dei cambiamenti climatici e ambientali causati dall’uomo. Della settantina di specie di orchidee, tutte protette, presenti in Svizzera, di cui 56 in Ticino, solo 23 non sono minacciate. Di tutte le altre se ne constata purtroppo una preoccupante regressione su tutto il nostro territorio.

Sono piante dette indicatrici, perché con il loro andamento evidenziano i rapidi cambiamenti attuali, in particolare l’intensificazione delle pratiche agricole, l’abbandono di superficie di prati magri, l’aumento degli apporti di sostanze inquinanti quali l’azoto e la compattazione del terreno (animali e macchinari).