28.10.2010

Un nuovo volto per il riale Restabbio

Nel 2009 abbiamo ridato un volto naturale al canale Restabbio, un corso d'acqua temporaneo che alimenta da sud il Laghetto di Muzzano. Sono stati eseguiti tutta una serie di interventi di ingegneria naturalistica (eliminazione di ostacoli per la fauna, creazione di nuove sponde, piantumazione di arbusti indigeni..) con due obiettivi:
- riaprire un corridoio ecologico tra il bosco ed il Laghetto per diminuire l'isolamento di cui soffre quest'ultimo
- creare un nuovo corso d'acqua a cielo aperto

Prima della rinaturazione del Restabbio 

La riserva del laghetto di Muzzano è un piccolo gioiello naturalistico immerso in un contesto urbano. La costruzione delle strade, delle case e l'intensificazione dell'agricoltura hanno portato all'isolamento della riserva dai boschi circostanti. Questa segregazione ha provocato una grossa perdita di biodiversità. Per gli anfibi e i micromammiferi le strade, i muri e altre costruzioni di cemento sono infatti ostacoli invalicabili o letali. L'incanalamento del Restabbio fu uno dei colpi di grazia che fece regredire la piccola fauna, fino alla scomparsa di tutte le popolazioni di anfibi dalla riserva. 

Connessioni e rinaturazioni: il Restabbio è solo l'inizio

In una realtà di forte urbanizzazione é necessario individuare le componenti di maggiore pregio dal profilo naturalistico per ricostruire dei tessuti verdi che permettano di conservare a lungo termine tutta una serie di specie fortemente minacciate. La messa in rete tramite corridoi ecologici assicura il buon funzionamento degli ecosistemi e favorisce la biodiversità in generale. 

Anche i nostri corsi d'acqua sono stati progressivamente imbrigliati da arginature, dighe e sbarramenti al punto che solo ancora una piccola parte di essi scorre in modo naturale. E' importante quindi rinaturare i corsi d'acqua perché la metà circa delle nostre specie animali e vegetali ha bisogno di loro e degli ambienti da loro plasmati per sopravvivere. 

L'intervento è stato finanziato dai seguenti enti: Dipartimento del Territorio -DT (Repubblica e Cantone Ticino), Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), CMAPS (Consorzio manutenzione opere di arginatura Pian Scairolo e Collina), Pro Natura Ticino, Comune di Collina d'Oro e WWF Svizzera italiana. 

La buona collaborazione non si è limitata al solo finanziamento ma le sinergie tra i vari attori ed enti coinvolti nel progetto di rinaturazione sono state determinanti per la sua realizzazione. Tutti i citati enti hanno collaborato fattivamente alla sua realizzazione pratica: il progetto di rinaturazione è stato promosso da Pro Natura Ticino e sostenuto dal GREAC (gruppo cantonale per il recupero degli ecosistemi acquatici compromessi) sulla base di uno studio preliminare del WWF Svizzera italiana. Esso è poi stato in seguito commissionato dal CMAPS (Consorzio manutenzione opere di arginatura Pian Scairolo e Collina) con il sostegno del comune di Collina d'Oro proprietario del terreno. L'intervento si inserisce nella politica promossa dal Cantone Ticino, attraverso la Legge sul finanziamento della rinaturazione dei corsi d'acqua e delle rive lacustri del 2005, a favore del recupero di ecosistemi acquatici compromessi.